Nemmeno il tempo di godere della comparsa, per la prima volta in assoluto, del mio nome anagrafico su un quotidiano nazionale – subito mi assale il fantasma di Walter Benjamin (a mezzogiorno, su una spiaggia deserta del Cilento: non fantasma ma miraggio) e fa, manco fossimo nel 1936: «Vous, monsieur, vous travaillez pour les fascistes!»
Io? Dico cazzo – dico, per prima cosa, una frase a effetto che viene da uno dei padri del fascio (padre, in verità, del metodo mitico), dico: «Ma che stai a ddì? Malo fato e molto vino!»
Poi dico: «Io? Lavorare? Guardi, Walter, che io scrivo gratis».
Quando il miraggio scomparve, il deserto era ancora lì.
Rispondi