
(Copertina interpolata da/Crimine formalista di Stefano Felici)
Oggi esce, per i tipi di Polidoro, un libro composto da nove racconti, quasi tutti scritti tra la primavera e l’estate del 2017. Scoprivo, anche allora, come sempre, l’acqua calda: una certa idea di raccolta di racconti, ovvero di un insieme di testi dotato, non di una cornice, ma di una membrana o di un filo che li tenesse uniti, in qualche modo.
In qualche modo è la formula magica del tentativo. Quale modo? La lettura di uno dei primi titoli della collana Gli Eccentrici di Arcoiris mi diede, anni fa, spinte o risposte adeguate.
Grazie, dunque, a chi mi ha dato tempo, sostegno e consigli, anni fa (Elise Lassus, Luca Mignola, Ciro Monacella, Nicola Di Marco, Loris Tassi); a chi ha creduto nella possibilità di una collocazione editoriale per questo libro di racconti (Antonia Santopietro, Antonio Russo De Vivo) e infine alla redazione di Polidoro (Antonio Esposito, Cecilia Laringe, Adriano Corbi e Beatrice Morra) – non è scontato, di questi tempi, poter lavorare con serenità, serietà ed entusiasmo.
(progetto grafico di Adriano Corbi)
L’ha ripubblicato su Il crogioloe ha commentato:
“Is this the story of the little girl who lived down the lane?”
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