Crimini formalisti #6

Suite stoica: il prezzo.

Il prezzo per prendere la parola non l’ho pagato volentieri […] ma l’ho pagato.

***

We had
experience
aplenty
and yet
we missed
the meaning

(Variazioni Eliot, The Kiss of Death)

***

Ho rinunciato alle sorprese proprie di uno stile barocco, persino a quelle che può offrire un finale imprevisto. Ho preferito, dunque, la preparazione di un’aspettativa a quella di uno stupore. Per molti anni ho creduto che sarei riuscito a comporre una pagina degna attraverso variazioni e innovazioni; ora, sulla soglia dei settanta, credo di aver infine trovato la mia voce. Le alterazioni verbali non inficiano né migliorano quello che scrivo, salvo quando queste sono in grado di allegerire una frase faticosa o mitigare e sfumare un’enfasi. Ogni linguaggio è una tradizione, ogni parola un simbolo condiviso; è futile ciò che un innovatore è capace di alterare: ricordiamo l’opera splendida e spesso illegibile di un Mallarmé o di uno Joyce. È verosimile che queste ragionevoli ragioni siano il frutto della stanchezza. L’età ormai avanzata mi ha insegnato la rassegnazione di essere Borges.

(Borges, Il manoscritto di Brodie, Prologo)

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